La distorsione della caviglia è un trauma che avviene a seguito di forti sollecitazioni. La supinazione (movimento interno) dell’arto è il caso più frequente di un infortunio alla caviglia, un movimento rapido e secco, nel quale l’apparato muscolare non sia in grado di proteggere i legamenti, può sottoporre gli stessi ad una trazione eccessiva.
Il danno che ne potrebbe derivare può essere di varia entità, riscontrabile da un'esame clinico (visita ortopedica) o nei casi di gonfiore ed edema eccessivi da una radiografia.
In generale la distorsione dei legamenti della caviglia si classifica in:
• Distorsione di primo grado – stiramento dei legamenti senza rottura. Gonfiore moderato che non limita la stabilità della caviglia. Tempo di ripresa dell'attività stabilito in 1 o 2 settimane.
• Distorsione di secondo grado – Rottura parziale dei legamenti. La stabilità della caviglia è mantenuta, in quanto solo una parte dei legamenti viene danneggiata. L'entità può essere valutata dalla tumefazione riscontrata a seguito della rottura dei vasi sanguini. Immediatamente dopo l’infortunio è consigliato l’utilizzo del ghiaccio, l’elevazione, la compressione(bendaggio) e il riposo. Dopo un periodo che và dalle 4 alle 6 settimane è previsto il ritorno all’attività non senza aver seguito un programma riabilitativo.
• Distorsione di terzo grado – Rottura completa dei legamenti. La caviglia sarà instabile e dovrà essere immobilizzata con gesso, mentre in alcuni casi, può essere necessario l’intervento chirurgico. A seguito di questo tipo di infortunio potrebbe verificarsi una perdita di stabilità definitiva ed è per questo che a volte l’intervento chirurgico risulta necessario. I tempi di recupero sono generalmente molto lunghi e superano i 2 mesi di inattività nei quali è necessario un programma riabilitativo.
Fattori che possono determinare una distorsione alla caviglia:
• Instabilità naturale
• Trauma pregresso
• Terreno irregolare
• Fase di riscaldamento non idonea o assente
• Malformazione dei piedi
Come intervenire:
Applicare del ghiaccio è il primo intervento da effettuare, in seguito la parte dovrà essere compressa e tenuta in elevazione. Il ghiaccio và applicato 3 giorni per 25 minuti ad applicazione e per un totale di 3/4 applicazioni giornaliere. Dopo che la fase acuta del trauma regredisce sarà possibile iniziare la fase riabilitativa.
Riabilitazione
Inizialmente dovranno effettuarsi dei movimenti lenti e controllati per poi aumentarne l’intensità. Estendere la caviglia o rotearla è un giusto percorso riabilitativo, in seguito sarà possibile iniziare un programma di potenziamento dell’arto. Può essere utile ad esempio una corda che potrà essere spinta dalla pianta del piede.
In seguito si potranno aumentare i carichi e svolgere esercizi di potenziamento dei muscoli peronei (fondamentali nella protezione dei legamenti) o effettuare della ginnastica propriocettiva (guarda video).
Prevenzione
Il bendaggio funzionale permette una ripresa più rapida a seguito di distorsioni di primo grado ed è comunque indicato nei casi di instabilità cronica della caviglia.
Nel video viene proposta una tecnica utilizzata dal centro di riabilitazione "Isokinetic" di Bologna e si ritiene che la pratica del bendaggio funzionale, a differenza di quelle sopra elencate, richiede la massima professionalità ed è pertanto estremamente sconsigliato il “fai da te”.
lunedì 4 ottobre 2010
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